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Giovanni Boccaccio

Il 4 ottobre 2003, a Trisobbio, nella Piazza adiacente le antiche mura del bel castello che domina il Borgo medievale, si è svolta la Commemorazione alla memoria del Carabiniere Giovanni Boccaccio , nato a Trisobbio il 6 luglio del 1781 e morto a Vernante (Cn) il 24 aprile del 1815.

A lui è stata intitolata la piazza e una lapide a ricordo.

La storia di questo giovane trisobbiese , di cui si era già parlato nel Congresso internazionale “Riscoprire Trisobbio” tenutosi a Trisobbio nel giugno del 2000 , servito da trampolino di lancio per approfondire tematiche in questi ultimi anni, è semplice, ma senza tempo: è la storia di un uomo comune, un uomo semplice ma per questo simbolo di principi e valori importanti e fondamentali della coscienza comune, come ha ricordata nel saluto di apertura della cerimonia il dott. Gianfranco Comaschi, sindaco di Trisobbio e Assessore provinciale e per questo ancor più meritevole di essere ricordata.

Giovanni Boccaccio si arruolò nell’Armata d’Italia, nell’autunno del 1800. Caduto Napoleone, il Piemonte si trova in tristi condizioni economiche che originano una povertà diffusa: tutto ciò favorì la nascita del brigantaggio e dell’accattonaggio. Per fronteggiare tale situazione il re Vittorio Emanuele I costituì, il 13 luglio del 1814, una milizia armata speciale, il “CORPO DEI CARABINIERI REALI”, composto da volontari, i quali si dovevano impegnare a far rispettare tutte le leggi promulgate dalle Autorità dello Stato. Giovanni Boccaccio fu tra i primi ad accettare l’ interpellanza reale di passare dall’Armata in cui era inserito al neo costituito Corpo..

Dopo l’arruolamento venne assegnato alla stazione di Limone Piemonte(Cn). Il 22 aprile del 1815, fuggirono dal carcere di Cuneo alcuni banditi capeggiati da un feroce assassino, Rosso Stefano, detto il Sardo.

Il Comando mandò quindi una ronda composta da tre militari del Corpo, tra cui il Carabiniere Giovanni Boccaccio, all’inseguimento dei malviventi nel comune di Vernante. Nella notte i Carabinieri incontrarono gli evasi che dopo un conflitto a fuoco riuscirono a scappare. A terra, privo di vita, rimase il Carabiniere Giovanni Boccaccio da Trisobbio : il Corpo dei Carabinieri Reali era stato istituito solo 285 giorni prima.: Giovanni Boccaccio fu il primo carabiniere caduto nella storia dell’Arma, mentre adempiva al proprio dovere. La sua salma venne tumulata nel cimitero di Vernante. Dopo di lui, moltissimi Carabinieri hanno perso la vita per adempiere al loro dovere, nel servizio di tutela e garanzia della vita dei cittadini e proprio per questo Trisobbio e la Regione Carabinieri Piemonte e Valle D’Aosta, Comando di Torino, Alessandria e Acqui Terme, rendendo simbolicamente omaggio a questo giovane Carabiniere , vogliono ricordare i molti altri che hanno dato la loro vita in servizio.

Alla cerimonia di Commemorazione ,oltre naturalmente al Sindaco di Trisobbio, hanno partecipato numerose autorità , sia civile che militari, tra cui il Presidente della Provincia , dott. Fabrizio Pallenzona, l’assessore della Regione, dott. Cavallera, il Sindaco di Alessandria, Mara Scagni, il Prefetto e il Questore di Alessandria e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, Luigi Pagano. Toccante l’omaggio reso al caduto dalla Fanfara dei Carabinieri con “Il silenzio fuori ordinanza” e la lettura di alcuni versi significativi di Madre Teresa di Calcutta, dei bambini delle scuole elementari di Trisobbio. La Fanfara dei Carabinieri si è poi esibita anche al Castello con un bel repertorio, conclusosi con l’Inno d’Italia.